Sofia: " siamo allivati". Quando avvisti la bandiera argentina che sventola sul centro turistico Alakush le tue spalle sono praticamente paralizzate da 4 ore di treking per il parco naturale della fine del mondo con tutti i 12 kg di Sofia addormentata più altri 5 di accessori vari. Ti sei immerso in quella striscia verdissima tra il bianco delle montagne e l'azzurro dei laghi che vedi all'improvviso mentre scendi in aereo su Ushuaia dopo 1 ora di desertico ocra. Tutta la pioggia che snobba la Patagonia si raccoglie qui, attorno alle raffiche di vento e alle cime sempre innevate. Quando arrivi alla fine del mondo il desiderio è quello di andare a vedere cosa c'è più a sud, ma i 4000 usd a persona per un viaggetto tra i ghiacci dell'Antartide marcano inesorabilmente la fine del tuo mondo. In questo viaggio non andremo più a sud, da adesso sarà molto west. Dopo un mese e mezzo questo è il primo giro di boa, i giorni della settimana si perdono in un unico flusso indistinto, ogni tanto una domenica irrompe impedendoti di fare un bancomat o comprare i napy per Sofia. Non ci sono segni di nostalgia da routine domestiche, vuoi solo continuare a viaggiare, a scoprire ancora e ancora. Viaggi meglio adesso: organizzi pranzetti con i resti della colazione, scegli hotel hostel con bagno compartido, puoi quasi fare a meno di booking.com affidandoti alla rete di conoscenze degli operatori turistici locali, conosci i menù dei ristoranti e la carta dei vini, la tua mente è diventata un convertitore elettronico di valuta. Sofia non vede l'ora di salire sull'aereo "mamma, nanna, plane".
Tuesday, 19 February 2013
Trekking alla fine del mondo (18.02)
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