Mi casa es tu casa (04.02)

Sofia corre in napy per la casa inseguita da Trinidad (12 anni), Lorena, la padrona di casa, sbuccia una mucchietto di cipolle mentre Jorge, il capofamiglia sta grigliando una mezza mucca argentina. Noi chiaccheriamo con due francesine: Natalie (make up artist) e Fanny (tv producer) di Lione che ha vissuto una anno e mezzo a camberra con una partner visa evidentemente poi andato a male. Sono da 2 settimane in Argentina, con la speranza di rimanerci a lavorare. A cena spunta anche un enologo argentino, Mario, che in qualche modo lavora per la comunità. Benedetta, una ragazza tedesca, chiude la babele delle lingue e delle razze. E' l' hotel Mi Casa di Mendoza con il posizionamento "mi casa es tu casa" e un' atmosfera un pò Almodovar.
Jorge è un uomo grosso con un sorriso buono e un cognome italiano. Ha un passato avventuroso da produttore di documentari che lo hanno portato anche nel Mato Grosso. A cena  mi racconta i piccoli terribili segreti dell'Argentina. Qui i pochi indios li hanno sterminati tutti per cui siamo metà spagnoli e metà italiani, non siamo come gli altri paesi dell'America latina, siamo Europei.   Finiamo a discutere di politica: malo affare anche qui. Chiudiamo con un' analisi su potere televisivo e lavaggio del cervello. Argentina e Italia, una faccia e una razza.