Saturday, 2 February 2013

Prime impressioni a caldo di Buenos Aires

38 gradi con l'aggravante dell'appiccicaticcio li senti molto bene ma li puoi anche vedere: camicie aperte quando ci sono,
cofani delle macchine alzati e pioggia di acqua condizionata dai piani alti. Il primo giorno a Buenos Aires lo abbiamo passato nella nostra camera iperbarica da 23 c mal condizionati del Vejo Telmo, a smaltire la fresca primavera californiana. Il giorno dopo abbiamo affrontato la risalita di 15 gradi compensando con, nell'ordine: 1 LT di acqua, 1 LT di birra, una coca, un Gatorade (o simile) azzurro, una Dr lemon (batida de lemon), un'altra acqua, ancora una coca, una nuova birra da 1 lt. Nella strategia di sopravvivenza abbiamo incluso un giro sullo yellow tourist bus rigorosamente chiusi al piano terreno, condizionato. Del nostro tour pop in pop off a 23 fermate mi porto a casa i colori liquefatti e i carachters della Bocha e la Recolleta con il suo musico Gardelito che intiendo solo a metà. Mi racconta di aver 100 anni e un passato glorioso anche in Italia, con tanto di intervista sul Gazzettino, una tappa a bologna e un duetto nelle strade di San Telmo con Nicola di Bari. Infinita, più decadente di Lisbona, oggi calda come Bancok, condita con impeto, color e tanto calor latino.

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