Tuesday, 22 January 2013

Summer on a solitary beach

21 gennaio, primo giorno di primavera. Abbiamo viaggiato nel tempo per concedercelo due mesi in anticipo. Uno di quei giorni che vuoi solo corrergli incontro verso il mare per sentire una po' di sale ancora sotto ghiaccio, quel profumo salmastro e minerale che ti regala un  Fiano di Avellino appena tolto dal frigo. Eccoci qui: Carmel beach, 3 ore della nostra Nissan Corolla cambio automatico a sud di San Francisco. Io aspetto di fotografare la mia onda, poco piú in là un surfista aspetta la sua onda e anche Sofia sta rincorrendo la sua sulla spiaggia. E' Il primo caldo di un bicchiere di Cabernet di queste latitudini che ti accarezza dentro  e poi sale a massaggiarti il cervello, il sangue si rimette in circolo, tutto ti sembra raggiungibile. Ti vengono in mente le parole di Summer on Solitary beach: "mare mare voglio annegare, portami lontano a naufragare.." ma poi "è la presente, è viva è il suon di lei": Charlie mi guarda  portando la mano verso la bocca. Il messaggio non lascia dubbi, è ora di andare a cercare profumi e sapori più commestibili.

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