Monday, 14 January 2013

San Francisco peace and love

Se a San Francisco una mattina di gennaio sfidi il freddo e il vento per comprare un passaggio sul sightseeing tours per 25 usd sei sulla strada per il red Victorian Caffè. Se sali e scendi dal red big bus sulle salite e discese di San Francisco, alla decima fermata puoi conscere Sami Sunchild, la proprietaria dell' hippyssimo caffé rosso vittoriano.
Sami Sunchild è scesa dall'aereo nel 1978 con l'intenzione di passare due settimane a San Francisco ma ha finito per rimanerci un anno. Come artista e designer ha restaurato un hotel di 26 stanze del 1906. Ne ha dipinto la facciata in rosso chiamandolo Red Victorian che é l'attuale Red Victoria B&B Peace Center che abbiamo di fronte.
Decidiamo per un caffé. Alle pareti i quadri parlano chiaro: message to myself, Living free, May peace prevail on heart, In my life I'm the Chooser. Una prima peace bringer ci dà il benvenuto, indossa una t shirt arancione con la scritta Red Vic Host tour guide e ci chiede se vogliamo unirci al tavolo per partecipare ad una world conversation per people that are like you to receive new idea, practice new skill of emphaty, observe our skill for deep listening, observe yourself as part of a global community. Io sono ancora raffreddeato ed ho un orecchio mezzo tappato e poi Sofia potrebbe esplodere da in momento all'altro nel suo tormentone: no no, mamma mamma, minni minni, ancola ancola, bischit, bischit per cui preferiamo declinare l'invito per raggiungere una postazione meno globalizzata. Ordiniamo un american caffe e un caramel the. Peace and love, caffe and the. Osserviamo il focus group multietnico moderto da Sami. Insieme al nostro the + caffe ci arriva anche una voce: Sami non vuole che Sofia tocchi le cartoline! C cosa? Effettivamente Sofia si sta aggirando incuriosita tra gli espositori di cartoline ma ci chiediamo ma che è? Peace and love but don't touch the postcards? Stona troppo, la nostra piccola woodstock è già finita, siamo pronti a riarrotolare i nostri sacchi a pelo quando ci raggiunge al tavolo la nostra peace keeper: si chiama Danielle e ci dice che ogni sabato mattina organizzano 2 ore di conversazione su argomenti di pace. Io affondo la battuta: magari possiamo far sedere Sofia al tavolo per un pó di baby sitting, Danielle sorride e poi ci chiede se vogliamo chiaccherare un po'. Con il nostro progetto del family round the world trip e soprattutto con Sofia nello ziano sulle mie spalle che ci fa molto indiani metropolitani, sappiamo di poter conversare ad armi pari. E invece Danielle mi piazza li una domanda a bruciapelo del tipo: "tu cosa stai facendo per avere una mondo migliore?" cazz mi ha fregato, penso a cosa rispondere, mi viene anche in mente di dirle che ho pagato una sovraprezzo del nostro biglietto aereo per eleiminare alcune molecole di co2. Per fortuna Charlie mi anticipa e sfodera I buoni propositi per il 2013, io prendo fiato e poi disquisisco di etica e valori che ognuno dovrebbe avere, Danielle mi conforta con una "I agree".
Prima di uscire parliamo anche una po' con Sami, riccioli grigi, 90 anni, una voce sottile. Mi compro in pieno la riflessione su how to be an entrepreneur che mi suona provvidenziale.
invent a business that smiles on the world. Discover what is needed that you believe in with all your hearth. A service you are really good at and love to do. Let it be your classroom. try new ideas play with everything, dive in. Cheerish good people including yoyourself. Get negative people out of your life. Romp on the floor with your dog. Make friend with trees, listen to their stories. Believe in butterflies if they fly a thousand miles, imagine what you can do. Earn enough for our need but not for your greed, live an heritage so that when you will die you will be missed.

1 comment:

  1. Grande Ale, stai inventando uno stile, altro che Kerouac !!!! con indifferenza passi dallo slang USA all'inglese al piemuntis!!! quando tornate ti inviteranno in qualche talk show!!! a proposito, COSA FAI TU PER AVERE UN MONDO MIGLIORE ?????? :))))

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