Thursday 20 June 2013

Shanghai Tattoo

Allo studio Shanghai Tattoo di Dylan, terzo piano di un palazzo Blade Runner di Maoming Nan Lu road, puoi sfogliare la rivista Flash Tattoo e scegliere tra un coloratissimo guerriero del sol levante che si apre lo stomaco sprizzando sangue anche dagli occhi o un E.T. con uno sguardo languido su una schiena bianchissima. Io mi accontento di tre lettere verticali nero su rosa per un fonetico So-phi-a come degna celebrazione della fine del congedo parentale. Come dal dentista aspetto il mio turno seduto su un divano ma qui al posto del manuale della perfetta igiene orale c'è  un incoraggiante "Yes tattoo hurts" pennellato di rosso sul soffitto. Il livello di ansia è almeno doppio rispetto all'attesa per una otturazione. Davanti a me tre postazioni per artista tutte occupate per interventi graficamente più complessi e colorati della mia richiesta lineare in black and white. Fuori splendono i soliti grattacieli di smog e qualche pittogramma simile ai miei ma pulsante di rosso. Sotto un'adrenalinica compilation di hard rock stringo il layout con le mie 3 lettere tenendolo sempre dal verso giusto per evitare drammatici errori in fase di realizzazione dell'opera. Sto per agguantare il n. 5 di "Tattoo Erotica" quando l'uomo nero con la testa rasata e i lobi delle orecchie allargati mi chiama al suo banco di lavoro: è il mio turno.
Dopo 15 minuti di ago, inchiostro e pacca finale sulla spalla esco con un braccio incelofanato a proteggere il mio tessorro per affrontare i 42 gradi bagnati di Shanghai.

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