Wednesday 26 June 2013

Heatrow

Charles se la sorride mentre tira fuori 85kg di valigie dal porta bagagli della sua Ford Galaxy adibita a taxi tra Londra e Heatrow. Uno a uno sfilano i compagni della nostra avventura: Mr Blue, il più tosto con la sua stazza sempre un soffio sopra i 25 kg legalizzati dalla British Airways; Mr Red, 18,5 kg di scarpe, cinture e toilettires. Poi Mr Orange, contenitore di quello che le ricerche di mercato classificherebbero sotto la categoria "altro" ovvero tutto ciò che non riesci a mettere nelle valigie e ti devi portare in volo e Mar Green, il migliore amico di Sofia a volte seggiolino altre volte zainetto da spalla. Abbiamo deciso di battezzare i nostri bagali ricorrendo a inequivolcabili codici colore mutuati dall'universo cinematografico quando a una settimana dalla partenza abbiamo capito che la frase "le calze sono nella valigia blu, quella grossa" era molto meno pratica di "sono in Mr blue".
Siamo di nuovo a Heatrow, sei mesi dopo la nostra orbita intorno al globo; ci siamo arrivati con un taxista con sorriso dal Ghana appoggiato su una cravatta rossa semielegante. Quando è venuto a prenderci a Londra Charles mi ha chiesto se con tutte queste valigie stessi mo andando in Africa, gli ho risposto "no ma torniamo da un giro del mondo di sei mesi". "Che cosa avete mangiato, come vi siete mossi, dove avete dormito?" La sua curiosità è a 360 gradi e gli sembra una cosa davvero grossa questo viaggio, una specie di alternativa a 'scalare l'Everest". Adesso che siamo ritornati al campo base inizio a ripassare i ricordi e questa volta sono quelli di Sofia. Nei suo sei mesi in giro per il mondo c'è la California con la casa di Topolino, Mini e Gufy a Disneyland. La Patagonia è la terra delle pecore e dei Gauchos, soprattutto del Gaucho dell'Estanzia Galpon e della pecora tosata sotto i suoi occhi con fare molto macho. In Chile abita Jade, compagno di tre cene all' ostello di Pucon e primo uomo ("the man") di cui Soffia abbia ripetutamente chiesto notizie. La casella della nuova Zelanda è vuota, non ci sono uomini, animali o pupazzi animati da ricordare, forse non ci siamo mai stati. L'Australia è il paese delle grandi cose, la grande chitarra, la grande mela, la grande aragosta, la grande pecora e tante altre statue di dubbio gusto che sfilano sulle strade della East coast. La China è la "please no more picture" land, dopo centinaia di macchine fotografiche puntate sulla piccola diva che rendono ogni passeggiata una difficile sfilata da star.
"Cabin crew prepare for landing", anche noi ci prepariamo a questo brusco atterraggio. Con le ruote che toccano terra anche un brividino dentro che non sa bene in che direzione andare. Facce amiche oltre la sliding door aiutano ad ammorbidire il tutto.

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